Gli Emirati Arabi Uniti si sono fortemente arricchiti nell’ultimo decennio. Rappresentano un sogno per molti occidentali che, almeno una volta nella vita, vorrebbero visitare Dubai e le altre bellezze offerte da questi territori. Chi visita il paese si troverà di fronte a città nel pieno dello sviluppo con edifici moderni e strutture all’avanguardia. Lo sviluppo economico e tecnologico è stato favorito dalla presenza di numerosi giacimenti di petrolio i quali rappresentano la principale fonte di ricchezza degli Emirati Arabi Uniti. Lo sviluppo incalzante della modernità ha tuttavia accelerato una perdita delle tradizioni. Attualmente l’economia di Dubai dipende da un 20% dalle attività legate al petrolio mentre il commercio e i servizi, inclusi quelli turistici, sono la base della sua attuale economia.
Dubai: quello che molti non sanno
Oggi tutti parlano di Emirati Arabi Uniti e soprattutto di Dubai che è, per eccellenza, una meta turistica ambita e desiderata. La cornice è quella delle coste frastagliate e suggestive che si estendono per 1300 chilometri. I fondali sono bassi, le scogliere coralline e isole da sogno. Agli arcipelaghi naturali si aggiungono le isole artificiali dell’arcipelago “The World Dubai”: 300 isole posizionate a 4 chilometri dalla costa a distanza media di 100 metri circa l’una dall’altra, le isole sono state disposte in modo che dall’alto somiglino a un planisfero. Questa fama improvvisa, tuttavia, spesso dimentica il passato delle terre e delle popolazioni che abitarono la zona fin da 3000 anni prima di Cristo. Come indicano alcuni scavi realizzati a Hatta, Al Qusais e a Jumeirah. Tuttavia, per parlare di Dubai come vera e propria città occorrerà attendere il 1833.
Dalle Perle al Petrolio e l’aumento demografico
Una singolare caratteristica geografica di Dubai è il Creek, un’insenatura d’acqua marina che si inoltra nella città per circa 9,5 miglia. Proprio in prossimità del fiume si stanziò la tribù Bu Flasa, capeggiata dalla famiglia Maktoum. L’allora esigua popolazione viveva principalmente grazie all’allevamento del bestiame, alla raccolta di dattili e alla pesca. L’economia di Dubai iniziò ad attivarsi nel 1894, quando Sheikh Saeed Al Maktoum potenziò il commercio con l’estensione delle tasse. Uno dei principali prodotti che resero famosa Dubai furono le perle. L’evoluzione culturale ed economica della città fu costante e radicale. Negli anni Cinquanta del Novecento Dubai iniziò a vendere il proprio oro. Negli anni Sessanta, invece, la scoperta del petrolio rivoluzionò il destino di queste terre. L’esportazione dell’oro nero avvenne a partire dal 1969 e in quell’anno Dubai, già accoglieva 59mila abitanti. Nel 1977, la città già superava i 200mila abitanti, con una popolazione che aveva quadruplicato la sua cifra in soli 10 anni. Negli anni Ottanta l’aeroporto è stato ampliato per accogliere Emirates Airlines, costruendo iniziando a pensare al turismo come fonte di ulteriore crescita economica. Nel 1990, la città raggiunse la cifra di 550.000 abitanti.
Dubai: cose da sapere prima di partire per gli Emirati Arabi Uniti
Per evitare il caldo afoso e godersi al massimo il soggiorno a Dubai è consigliato partire nel periodo che va da dicembre a febbraio. In quanto le temperature estive risultano piuttosto elevate, con minime a partire dai 30 per arrivare a punte massime di 42°. In inverno, invece, la temperatura dell’aria consente invece di godere del sole senza problemi. I mesi migliori per il mare sono invece marzo e novembre. Per quanto riguarda gli spostamenti sono molto agevolati da una rete di servizi metropolitani e di autobus, compresi i bus fluviali, molto efficiente. Anche gli autobus extraurbani mettono in connessione la città con territori interni. Il Medio Oriente è bellissimo da visitare e Dubai può offrire un viaggio esperienziale unico nel suo genere ma occorre non dimenticare che si tratta diun paese musulmano dove la religione, le tradizioni e le usanze vanno sempre rispettate e ci sono alcune regole di comportamento a Dubai per evitare di cadere nei problemi durante la visita a Dubai e per non pagare multe salate.