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Golden Gate Bridge: storia del simbolo di San Francisco

San Francisco è la quarta città più popolosa della California e meta popolare di molti turisti internazionali. I suoi simboli principali sono il Ponte Rosso, noto come il Golden gate Bridge, i suoi tram e la prigione di Alcatraz considerata una delle prigioni più sicure d’America e del mondo. Ad affascinare i turisti dell’intero globo è però la vivacità che da sempre caratterizza la città, una vivacità che molto spesso si trova in netto contrasto con l’estrema povertà di alcune zone e quartieri.

Golden Gate Bridge: un luogo che rimane nel cuore

Rosso è il colore del Golden Gate Bridge, proprio come rosso è il cuore che conterrà ogni nostra emozione e ricordo legate a questo posto fantastico. Il celebre ponte, che collega la grande metropoli californiana alla più circoscritta contea di Marin, è uno dei simboli più famosi dell’America nel mondo. Si tratta di una delle attrazioni più famose della città ed una delle zone più trafficate , con le sue tre corsie per ogni senso di marcia. Attraverso il ponte passa infatti una delle più lunghe autostrade del paese, la U.S. Route 101.

Il Golden Gate Bridge venne inaugurato nel maggio del 1937. Prima della sua costruzione era possibile raggiungere l’altra sponda dello stretto solo con i traghetti , che iniziarono ad essere utilizzati a partire dagli anni ’20 del ‘900. Ben presto però, le richieste per la costruzione di un ponte che collegasse i due lati dello stretto divennero sempre più insistenti ed il progetto venne  così intrapreso dall’ingegnere americano Joseph Strauss, con l’ausilio di altre importanti figure come Leon Moisseiff, ingegnere del Manhattan Bridge di New York e l’architetto Morrow.

La nascinta del Golden Gate Bridge

La costruzione definitiva del ponte ebbe inizio nel 1933. Quando venne completato nel 1937 costituiva il ponte a sospensione più grande del mondo, mantenendo questo primato fino al 1964: il ponte è infatti sospeso: la struttura orizzontale è infatti appesa per mezzo di cavi rigidi , ad un numero di cavi principali sorretti da torri all’estremità del ponte. Il ponte ha una lunghezza di 2,7 km ed il mare si trova ad oltre 60 m dall’impalcato.

Il ponte prende il nome dallo stretto omonimo che attraversa, ed in particolare il colore di questa meravigliosa opera architettonica al contrario di quanto si pensi non è il rosso, ma l’ “arancione internazionale”. Tale colore venne scelto perchè le prima parti utilizzate per la costruzione del ponte arrivarono nelle mani degli ingegneri proprio di questo colore, che divenne poi quello definitivo anche grazie alla sua capacità di abbinarsi perfettamente con lo scenario che lo circonda.

Purtroppo il ponte è conosciuto anche per una nota negativa: è infatti il ponte con più suicidi al mondo, a causa soprattutto di basse barriere di sicurezza. Il primo suicidio avvenne nel 1937 e da quel momento si sono buttate più di 1300 persone.

Note negative a parte, il Golden Gate Bridge è una delle attrazioni americane che non bisogna lasciarsi scappare se si decide di fare un salto in California ed in particolare alla bellissima città di San Francisco. Il traffico e la vivacità che ogni giorno affollano questo simbolo d’America rispecchiano a pieno il dinamismo della città..una città sempre in movimento e ricca di continue innovazioni. Qui culture e stili di vita differenti si intrecciano dando vita ad un melting pot unico, in cui non esistono migliori o peggiori, ma esistono semplicemente individui che hanno imparato a convivere insieme, rispettandosi ed amando ogni angolo della propria città, Golden Gate Bridge compreso! Godersi il panorama da qui equivale a scattare un’istantanea indimenticabile da conservare nel cuore e sperare di poterci ritornare quanto più velocemente possibile!

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