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Il Taj Mahal e i suoi giardini: tra mito e leggenda

Dietro ogni luogo meraviglioso, si cela sempre un amore potente e forte. E’ stato proprio l’amore per la donna amata a spingere l’imperatore Mughal Shah Jahan a costruire il Taj Mahal, situato nell’India Settentrionale, un complesso di mausolei commissionato dallo stesso imperatore nel 1632 in onore della sua terza moglie e designato nel 1983 come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.

Questo luogo è da considerarsi come uno degli esempi artistici più evidenti di arte musulmana e l’esempio maggiormente riconosciuto di arte sepolcrale islamica: la simmetria e la maestosità dell’edificio assieme ai giardini che lo circondano lo rendono uno dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.

Una meraviglia in terra: quale storia si cela dietro al maestoso Taj Mahal?

Per conoscere la storia che si cela dietro al Taj Mahal bisogna tornare indietro di parecchi secoli, almeno a 5 o 6 secoli fa. Questo meraviglioso mausoleo venne commissionato dall’imperatore Mughal Shah Jahan sulla sponda meridionale del fiume Yamuna, nella città di Agra in India. La sua costruzione durò ben 22 anni e si concluse infatti solo nel 1654; vista l’imponenza e la maestosità dell’opera furono necessari circa 1000 elefanti e più di 20.000 persone, tra cui artigiani provenienti dall’Europa e persino dall’Italia.

Taj Mahal: Curiosità

Il mausoleo è realizzato prevalentemente in marmo bianco con preziosi disegni ed intarsi di 28 tipi di pietre preziose e semi preziose. Esso è circondato da bellissimi e curati giardini a base quadrata e la porta centrale, costituita invece in arenaria rossa, porta delle incisioni derivanti dal Corano.

Questo monumento è una vera e propria dimostrazione d’amore dell’imperatore per una delle sue amate. L’imperatore Shah Jahan, membro della dinastia Moghul, sposò ed amò Mumtaz Mahal, una bellissima principessa persiana il cui nome si traduce dal persiano “gioiello o eletta dal palazzo”. Quando la principessa morì dopo aver partorito il loro 14esimo figlio, l’imperatore impazzì dal dolore, tanto da divenire canuto nel giro di pochi mesi dopo la morte della propria moglie.

Taj Mahal storia d’amore

Proprio in ricordo dell’adorata ordinò la costruzione del mausoleo che oggi è tra le sette meraviglie del mondo…mausoleo che avrebbe dovuto costituire una vera e propria tomba in cui conservare le spoglie dell’amata. L’architettura del palazzo richiama spesso l’ideale di paradiso, molto diffuso in quegli anni, grazie alle bellissime incisioni e disegni e alla struttura dei giardini. Anche qui il richiamo al Paradiso e le due file di cipressi , simboli d’immortalità sono poste parallelamente al canale centrale. Per fornire l’acqua al giardino, gli architetti del Taj costruirono un complicato sistema di condotte d’acqua sotterranee. L’acqua veniva raccolta dalla forza di buoi che riempivano i secchi nel fiume Yamuna.

Sembra che il progetto dell’imperatore fosse quello di costruire sull’altra sponda del fiume Yamuna, un edificio simile di colore nero, che avrebbe ospitato anche la sua tomba. I due mausolei, sarebbero poi stati simbolicamente uniti da un ponte d’oro.

Purtroppo dopo la costruzione del Taj Mahal, Shah Jahan venne deposto dal figlio e imprigionato in una delle torri del forte di Agra, dove rimase fino alla sua morte. Si dice che dalla sua cella riuscisse comunque ad ammirare il Taj Mahal dedicato alla sua amata.

La storia romantica che sta dietro a questo monumento meraviglioso, dimostra come l’amore sia in grado di muovere il mondo. Qui in India ogni anno, visitatori romantici  o amanti della cultura orientale fanno una visita al Taj Mahal, il luogo in cui l’amore si è fatto arte e ci ha lasciato nel corso dei secoli un vero e proprio capolavoro che oggi è riconosciuto in tutto il mondo come Patrimonio dell’umanità intera.

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