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La strada del prosecco: andiamo in veneto!

La strada del prosecco: andiamo in veneto!

La Strada del Prosecco nasce nel 2003, ed è l’erede della Strada del Vino Bianco, inaugurata nel 1966. Si tratta di una vera e propria arteria enologica italiana che attraverso itinerari tematici e percorsi culturali è in grado di valorizzare tutto il territorio, con suoi diversi paesaggi viticoli e le tante attrattive, anche storico-artistiche, disseminate lungo le colline tra Conegliano e Valdobbiadene. La nuova Strada risponde alle richieste del moderno enoturista affamato non solo di grandi vini e di prodotti tipici, ma anche di tutte quelle componenti paesaggistiche, ambientali e culturali che permettono una conoscenza più profonda e strutturata dell’intero territorio.  Il visitatore viaggia tra i profumi e i sapori di una terra che si mostra spoglia dalle solite convenzioni turistiche e si apre ad alternative ricercate.

Enoturisti: appassionati di sapori e bellezze

Gli Enoturisti sono viaggiatori amanti del vino e del bello. Percorrendo vigneti ininterrotti, borghi autentici e paesaggi da sogno si lasciano rapire dagli scorci, dai dettagli e dalle testimonianze medioevali arricchite da eremi, chiesette secolari, tracce della storia rurale civile e religiosa delle gente che ha vissuto e plasmato quei luoghi. Un viaggio fisico ma anche esperienziale tra locali disseminati lungo il tracciato, la cucina e i prodotti tipici.

Ma sappiamo davvero cos’è il Prosecco?

Il nome “prosecco” indica una bevanda alcolica DOC originaria del territorio compreso tra il Veneto, (con eccezione delle province di Rovigo e Verona) e il Friuli Venezia Giulia. Tra tutti, alcuni prosecchi sono particolarmente rinomati e hanno raggiunto il marchio di qualità DOCG (DOC Garantita); il più noto è senz’altro il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. In modo più semplice e immediato possiamo definire il prosecco come vino bianco tipico italiano prodotto, prevalentemente, con il metodo Charmat o “Martinotti” che prevede l’uso di grandi contenitori di acciaio dove al mosto si aggiungono zuccheri e lieviti. Questi speciali recipienti fanno in modo che l’anidride carbonica (CO2), prodotta naturalmente durante la fermentazione, non si disperda. Un procedimento che consente di avere il vino subito e a prezzi contenuti. La carta vincente sono i profumi delicati di fiori e frutta e un grado alcolico contenuto. Presenta una tipica effervescenza che si diversifica in tre tipologie: prosecco tranquillo, prosecco spumante e prosecco frizzante.

L’antenato del prosecco: quello che forse non sapevate

A differenza di quanto potrebbe pensarsi, il Prosecco nasce molti secoli fa. Il suo antenato era, infatti, una bevanda alcolica conosciuta come vinum pucinum ed era prodotta oltre 2000 anni fa. Nel 1868 Carpenè Malvolti produsse la prima versione spumante di Prosecco e fu subito un successo. Nel 1876 fu istituita la prima scuola di viticoltura in Italia a Conegliano e il suo successo, negli anni, aumentò esponenzialmente fino a fare in modo che diventasse, come di fatto è, una delle bevande più apprezzate in tutto lo stivale.

Aperitivi e Cocktail: il Prosecco come bene irrinunciabile

Con l’arrivo dell’estate l’idea corre ad un fresco aperitivo pomeridiano vista mare. L’immagine è quella di un flûte che fa da sfondo alla bella stagione. Ma con il Prosecco è possibile realizzare tanti gustosi cocktail.  Il più famoso è sicuramente lo Spritz, long drink alcolico composto da 3 parti di Prosecco, 2 parti di Bitter Alcolico e una di acqua gassata, frizzante o soda. Lo Spritz può essere preparato anche col Prosecco Rosé ancora più elegante. Particolarmente apprezzato è anche il Bellini nato nel 1948, nell’ Harry’s Bar di Venezia. La storia narra che Giuseppe Cipriani, bartender del locale, diede vita al cocktail utilizzando Prosecco e purea delle pesche di Verona. Serve il Prosecco anche per la realizzazione del Negroni sbagliato composto per l’appunto da Campari, Vermouth e del Prosecco. La versione originale del cocktail si dice essere nata presso il Bar Basso di Milano, negli anni sessanta. Nel corso degli anni il cocktail si è diffuso nel resto d’Italia, soprattutto nel triveneto. Nella versione fiorentina l’ingrediente sostitutivo del Prosecco è il Gin.

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